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The secret of life (2020)
Manufatto con lamiere di acciaio e neon in elevazione variabile fino a 3 metri.
Opera vincente del Bando di concorso per l’abbellimento dell'asilo nido di Martignano (Trento).
L'uso del microscopio matematico ha consentito di analizzare la complessità del genoma e recuperare informazioni strutturali sulla compattazione del DNA nel nucleo cellulare. L'immagine che ha ispirato quest'opera deriva dalle rappresentazioni spaziali “arborescenti” dell’organizzazione gerarchica delle sequenze del DNA. L’opera, che ha carattere allegorico e significato simbolico, si interroga sul microcosmo e sul suo “soffio vitale arborescente”.
Vanno, vengono, ogni tanto si fermano … (2018)
(liberamente ispirata all’opera fotografica di Riccardo Varini)
Trittico orizzontale ad olio su tavole di legno compensato; dimensioni 150 x 150 cm/cadauna. Complessivamente 7 m2 ca.
Opera vincente del Bando di concorso per l’abbellimento della nuova sede dell’APSP “Redenta Floriani” di Strigno – Comune di Castel Ivano (Trento).
Il cielo è l’anima del paesaggio. E nel cielo le nuvole “vanno, vengono, ogni tanto si fermano …” (“Le nuvole” Fabrizio De André, 1990). La forma delle nuvole è un gioco antico come l’arte del raccontare. I poeti ci dicono che nelle nuvole puoi vedere tutto quello che vuoi e che talvolta prendono la forma dei paesi che attraversano. Che forma hanno, davvero, le nuvole? Tocca a noi guardare. Tocca a noi provare a farlo, e a dare un senso a quel che vedremo in cielo.
Le macchine gentili (2016)
Installazioni che nascono dall’assemblaggio di scarti, riportati a nuova vita dall’intervento artistico, nell’ambito di un più ampio dibattito dedicato a ecologia e sostenibilità ambientale. Macchine che hanno abbandonato dunque la loro condizione di sterile celibato e che, acquistano ora una nuova identità e una propria funzionalità: affatto opposta, però, a quella della loro prima vita, del loro originario impiego. Scarto dunque come valore positivo, opportunità e rinascita. Le installazioni “Fontana dei profumi” e “Il ciclo della vita” sono le prime che entrano a far parte in modo permanete di un percorso di arte ambientale che verrà a costruirsi nel tempo.
Le opere sono state esposte nel giardino della Casa di Cura Polispecialistica Villa Verde di Reggio Emilia dal settembre 2016 all’estate del 2019 ed ora risiedono in forma permanete presso il Centro d'Arte "Medardo Rosso" di Montecavolo (RE).
«Virtus inoboedientiae» (2015)
Tecnica mista: Reliquiario seicentesco decorato con rappresentazione, ad acquerello, di Eva nel Paradiso Terrestre su motivo di scuola romantica del secolo XIX, teschio di serpente (riproduzione osteologica in resina poliuretanica) e vera pelle di Crotalus adamanteus (serpente a sonagli), mela in ceramica dipinta ad acrilico. (40X70X25 cm)
DIU AL GHÈ “L’origine de la vie” Mostra di scultura erotica
Centro d'Arte "Medardo Rosso", Montecavolo (Reggio Emilia)
29 ottobre - 17 dicembre 2016
"Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza." (O. Fallaci, Lettera a un bambino mai nato, 1975). Tutte le reliquie sono vere, in un modo o in un altro. Dal momento che è la fede dei popoli ad attribuire alle reliquie un valore di verità (non esse che fanno vera la fede), anche questa tra le altre, può trovare una sua ragion d'essere come tributo al serpente che ci ha donato una splendida umana virtù: la disubbidienza. Vi è infine una connessione fra trasgressione, conoscenza, procreazione e morte. Il"Conoscere", in senso biblico, richiama non solo l'albero della conoscenza del bene e del male, ma implica l'unione carnale a scopo procreativo. Il serpente simboleggia quindi l'istinto sessuale (la libido) in quanto eccita la coscienza a voler qualcosa che superi se stessa. Così la proibizione violata, con la morte del seme, genererà la vita.
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